scheLa scheda elettorale del Referendum che ricevono gli elettori all’estero non ha né la firma né il timbro del presidente di seggio: e allora?

E’ un complotto?  E’ tutta una truffa? Sarà colpa delle scie chimiche? Del bocio? E’ stato Renzi in persona che ha cancellato il timbro e firma con la gomma pane?

NO: E’ assolutamente normale!

La scheda referendaria contenuta nel plico elettorale NON deve essere né firmata né timbrata dal Consolato.
Come stabilito dall’articolo 14 della L. 459/2001, nell’apposito spazio sul retro della scheda deve essere apposto il “bollo di sezione” da parte del Vicepresidente del seggio, in sede di scrutinio.

L’articolo 14 della Legge 459/2001 al comma recita:

 d) completata l’apertura delle buste esterne e l’inserimento nell’urna sigillata di tutte le buste interne recanti la scheda con l’espressione del voto, procede alle operazioni di spoglio. A tale fine:
                1) il vicepresidente del seggio estrae successivamente dall’urna ciascuna delle buste contenenti la scheda che reca l’espressione del voto; aperta la busta imprime il bollo della sezione sul retro di ciascuna scheda, nell’apposito spazio;

Ricordo a tutti i complottisti che sebbene in Italia le sezioni elettorali sono piene di segretari, presidenti, scrutatori, rappresentanti di lista, militari e forze dell’ordine peggio che a Cuba i brogli ci sono anche la…bollo o non bollo.

 Buon voto a tutti